Stage 1
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Il ciclismo ha una particolarità: è l’unico sport di
squadra in cui vince uno solo e chi partecipa spesso
gareggia contro se stesso. Quando arrivi agli ultimi
80 metri della volata, e le gambe non ti spingono
come vorresti, quando agli ultimi chilometri di una
salita senti che la pedalata diventa sempre più
dura… in quel momento ci sei solo tu! Puoi spendere
tutto quello che hai, spingerti oltre i tuoi limiti, e
fin dal primo chilometro sai bene che non vincerai!
Qualcuno ad un certo punto dice che vincere, per la
maggior parte delle volte, non è ciò che conta. A pensarci
bene è ovvio, non tutti possono vincere! Ecco
il motivo per cui il ciclismo, nonostante tutto, resta
uno sport di squadra, né potrebbe essere altrimenti:
bisogna essere in tanti perché uno solo vinca. Servono
i telaisti, servono i meccanici e servono i gregari
– cioè coloro che sospendono la loro gara per soccorrerti
dopo una foratura e che non esitano a cedere
la loro scia per una volata. Noi vogliamo raccontare
tutti questi aspetti, notevoli e minimi. Racconteremo
l’emozione dei campioni, ma anche degli atleti che
nelle fotografie dell’arrivo sono sullo sfondo, quasi
sempre non ‘a fuoco’, con le braccia alzate per festeggiare
la vittoria di un altro; degli artigiani che
costruiscono le biciclette, dell’appassionato che le
smonta e le rimonta, di chi mette il suo impegno e la
sua perizia nel progettare una ruota, di chi ha trovato
un nuovo modo di modellare la sella. Vogliamo
celebrare il ciclismo. Vogliamo raccontarlo tutto.
è così che nasce Il Culto del Gregario.

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